Nella serata della finale della Coppa Libertadores, disputatasi sabato 23 novembre e che ha visto il Flamengo vincere contro l’argentino River Plate ribaltando il risultato negli ultimi tre minuti, l’emozione forte ha giocato uno scherzo a Julio César. L’idolo nerazzurro protagonista del triplete dell’Inter è nato calcisticamente nel Flamengo, dove ha anche giocato come professionista e dove ha voluto terminare la carriera andando anche contro la volontà della moglie rimasta in Portogallo per paura della criminalità che affligge Rio di Janeiro. Nello stadio Monumental di Lima, capitale del Perú dove è stata disputata la finale della Champions Sudamericana, il portierone ex Inter non ha retto all’emozione arrivando a cadere sugli spalti. Presente ad assistere la partita e visibilmente emozionato anche l’ex portiere del Milan e della nazionale Brasiliana Dida, che non ha mai giocato nel Flamengo ma di cui è tifoso sin da piccolo. Il suo soprannome viene infatti da quello usato da un attaccante della squadra rossonera di Rio datogli quando quello che sarebbe stato poi il portiere di un grandissimo Milan era appena un bambino. Il successo del Flamengo nella coppa continentale arriva dopo 38 anni dall’ultimo ottenuto nel 1981 dalla mitica squadra capitanata da Zico. La gioia è stata immensa per i quasi 40 milioni di tifosi definiti “nação”, nazione, proprio per essere un numero superiore alla popolazione di molti paesi.
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