Il Napoli di questi anni è capace di grandi prestazioni, ma sembra essere incapace di fare l’ultimo salto, non di qualità, ma mentale.
E’ facile criticare, chi guarda da fuori si aspetta sempre la perfezione, si vede l’errore ovunque, la realtà è che la perfezione non esiste, la realtà è che il Napoli anche nei giorni meno brillanti crea, crea tanto, ma si deprime, ancor prima di essere disperata la situazione, e sbaglia. Ancelotti contro il Genk manda Insigne in tribuna, criticabile, ma il capitano nelle ultime uscite è sembrato impresentabile. C’è chi chiede che “Carletto” posizioni la squadra in campo con un 4-3-3, anche se con il 4-4-2 ha vinto contro il Liverpool, oppure si chiede che Lozano giochi da esterno, ma nello scorcio a Torino da punta in casa della Juve era stato il migliore. Probabilmente vista l’enorme quantità di attaccanti esterni l’allenatore dovrebbe prendere in considerazione di lavorare sul 4-3-3, al giorno d’oggi le maggiori squadre europee che dominano in campo giocano così, e senza avere un regista di ruolo. Questo schema gli garantirebbe una squadra più equilibrata, giocatori che devono coprire meno metri, Insigne non può mai fare l’esterno di un centrocampo a 4, idem il desaparecido Younes, anche Lozano è più da 4-3-3. Uno schema quest’ultimo che potrebbe essere preso in considerazione, come un’alternativa per lo meno. Contro il Genk sono state sbagliate occasioni incredibili, bisogna dare minuti a Milik perchè entri in forma, per adesso più gioca più sbaglia, in generale anche il suo connazionale Zielinski ha bisogno di una puntura di adrenalina, cambia ruolo spesso e rende spesso poco, e Allan non sembra del tutto in forma. E’ tutto da buttare allora? No, i risultati per adesso sono buoni, anche varie prestazioni, ma sarebbe importante dare una sterzata, e forse anche affidarsi a una figura come quella dello piscologo sportivo. Ci sono partite nelle quali il Napoli inizia a giocare come se dovesse fare una sfilata, sentendosi più forte, ma comincia a sprecare occasioni e subito a deprimersi, entra in una condizione mentale collettiva già vissuta per anni, arrivando a pareggi e a volte addirittura a sconfitte “autoinflitte”, contro avversari sulla carta inferiori. E forse quel 4-4-2 non è così perfetto per questa squadra così come credono gli Ancelotti, padre e figlio, qualcosa che non va c’è e si inizia a vedere, anche nella gestione della gara, contro il Genk far entrare Mertens, il tuo goleador, per poi metterlo a fare cross sulla fascia… Per adesso nulla è perduto, ma continuando così non si vince, ambizione espressa ripetutamente da tutti i tesserati del calcio Napoli, in campionato intanto devono recuperare punti e in Champions attenzione al Salisburgo, ha perso contro il Liverpool, ma segnando 3 reti fuori casa.
Gruppo E Champions: Genk – NAPOLI 0 – 0 / Liverpool – Salisburgo 4 -3